Fucking Berlin, Sonia Rossi e le escort a Berlino

Nel 2008 in Germania scoppiava il caso letterario di Sonia Rossi, ragazza italiana trasferitasi a Berlino che in un’autobiografia raccontava come da studentessa universitaria si fosse trasformata in squillo dei quartieri beni.

Quel libro si chiama Fucking Berlin, è stato tradotto e pubblicato anche in Italia grazie alla Rizzoli.  Per anni ha rappresentato uno dei simboli di come vivere nella capitale tedesca significasse non porsi limiti di alcun tipo. Sonia Rossi (che è veramente italiana, ma utilizza uno pseudonimo) era arrivata per seguire un corso di laurea in matematica alla Humboldt Universität, ma per fare un po’ di soldi prima decide di farsi pagare per essere ripresa da una web-cam, poi diventa una massaggiatrice/prostituta di Charlottenburg e Wedding. Per l’occasione utilizza anche uno pseudonimo, Nancy. Trovare il giusto equilibrio tra l’ebbrezza di soldi facili, l’impegno universitario e il cercare di avere una vita sentimentale “normale” non è semplice, nel frattempo però la ragazza scopre di provare desideri di cui non era conscia e di non subire le convenzioni sociali sull’argomento. La storia, vera al 100% o meno, fece parlare a lungo dell’autrice che, parrucca e occhiali da sole, rilasciò anche diverse interviste.

Fucking Berlin al cinema, Di quel libro ad ottobre 2016 è stata realizzata una versione cinematografica con il medesimo titolo (cambiano alcuni dettagli di sceneggiatura, a partire dell’università, non più Humboldt, ma Freie). Ad interpretarlo l’attrice Svenja Jung, mentre regista è Florian Gottschick, già in passato autore di film legati all’erotismo e alla vita sessuale nella società contemporanea come Nachtelle (2014).  Il film è anche disponibile in DVD ed è una buona occasione per farsi un’idea su come la legalità della prostituzione (maschile e femminile) porti molte persone che a guadagnarsi da vivere in modalità che altrove non abbraccerebbero sia per il timore di venire scoperti che perché inibiti dalla società che si ha intorno. Sonia Rossi, con la sua storia, ha scoperchiato un vaso di Pandora che, bello o brutto che sia, racconta tanto sia di Berlino che, a suo modo, data la sua nazionalità, anche dell’Italia.

La prostituzione nel resto d’Europa. Che si parli di bordelli o servizi di escort, offrire prestazioni sessuali in cambio di denaro è al momento possibile, se si parla di Vecchio Continente, solo in Svizzera, Paesi Bassi, Germania, Turchia, Austria, Grecia, Ungheria e Lettonia. I lavoratori vi pagano normalmente tasse alla stregua di qualsiasi altro libero professionista e presuppone, normalmente, un luogo specifico in cui effettuare la prestazione.

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Foto di Copertina: Fucking Berlin, CC0