Gentrification, venduta l’area del RAW. Berlino dirà addio a Cassiopeia, Raw Tempel e Suicide Circus

L’area del RAW-tempel cambia proprietario e si avvia verso un futuro sconosciuto. Il precedente possessore del terreno, un gruppo di investimento islandese, ha venduto la quasi totalità della metratura dell’area ad una holding tedesca, la Kurth Immobilien di Göttingen, per 20 milioni di euro. A dare l’annuncio del passaggio di proprietà è stato John Dahl, presidente del comitato per lo sviluppo del comune di Friedrischshain-Kreuzberg.

Il RAW, Reichsbahnausbesserungswerk – officine riparazioni ferroviarie, nome che deriva dal precedente impiego dell’area, ospita oggi, nei suoi 70.000 metri quadrati, bar, club, atelier e diverse aree concerti, oltre che una rampa per skate board e delle pareti da arrampicata. Lo scorso ottobre si sono festeggiati i 15 anni di attività, ma il futuro della zona è incerto da anni. Gli ormai ex proprietari islandesi avevano programmato la costruzione di nuovi appartamenti al posto dei vari club Astra, Badehaus Szimpla, Raw Tempel, Urban Spree e Cassiopeia (zona destra del Raw), ma la resistenza e l’ostruzionismo di tutti i gruppi del RAW ha portato all’abbandono del progetto.

L’assessore all’edilizia di Friedrischshain-Kreuzberg, Hans Panhoff dei Verdi, ha incontrato degli esponenti del gruppo immobiliare Kurth e dalle pagine del TAZ spiega quali sono state le parole che ha riferito ai dirigenti: “Una volta comprato il terreno, non potete ignorare chi sta utilizzando gli spazi. Qui non si fanno soldi facili, bensì si deve sviluppare in comune una prospettiva a lungo termine ”. A fare da eco a Panhoff sono i vari rappresentanti del collettivo RAW, che difendono le ragioni d’uso dell’area e si dichiarano aperti e disponibili ad aprire un dialogo con i nuovi proprietari.

Non si sa bene quali siano le intenzioni della nuova società immobiliare. Di certo i rappresentanti della zona daranno battaglia per mantenere un polo culturale nell’area tra Warschauerstraße e Revalerstraße, nonostante Dahl preferisca non sbilanciarsi in: “chi investe molti soldi, vuole anche grossi guadagni”, ha concluso il presidente del comitato di zona lasciando di fatto intendere che non ci sono speranze affinché quella che è oggi una della zone più vivaci della città (con tanto di contro, come lo smercio di droghe) rimanga intatta.  La gentrification avanza a Berlino. 

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Photo: © Cristiano Corscri Corsini CC BY-NC-SA 2.0