Germania, il governo mette in guardia: «La dieta vegana può essere pericolosa»

Una dieta vegana può apportare deficit nutrizionali e, a lungo termine, danni neurologici: è il governo tedesco ad affermarlo, sulla base di uno studio della Deutsche Gesellschaft für Ernährung (DGE), la Società Tedesca per l’Alimentazione. L’alimentazione vegana ha visto un vero e proprio boom in Germania, e in particolar modo a Berlino: secondo alcune stime avrebbero abbracciato questo stile di vita fino a 800mila persone nel Paese, circa l’1% della popolazione.

Berlino, una capitale vegana. Berlino è stata definita la “capitale vegana” ed è una città estremamente friendly verso chi decide di rinunciare alla carne e ai derivati animali. Conta più di 80.000 vegani e le iniziative vegan riscuotono sempre più successo, oltre ad essere considerevolmente aumentate nel corso degli ultimi anni. Ma il regime nutrizionale vegano potrebbe rivelarsi rischioso se adottato a lungo termine, in particolar modo per alcune categorie.

La dieta vegana non è salutare. Il governo mette in guardia tutti coloro che, per convincimenti etici, ideologici o di salute, si decidono per questo tipo di alimentazione: la dieta vegana è carente di vitamina B12, che si trova soprattutto nella carne, e questo a lungo termine può causare danni neurologici e alle funzioni cellulari. Secondo altri studiosi la mancanza di vitamina B12 può essere messa in relazione anche a depressioni e psicosi. L’alimentazione vegana, come afferma lo studio della DGE, può essere inoltre povera di vitamina D, proteine, calcio, ferro, iodio, zinco e selenio.

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Niente dieta vegana per bambini e donne incinte. Il governo tedesco chiarisce come le scelte alimentari pertengano alla sfera privata. Ma specifica anche come ciò non valga ugualmente per i bambini e per tutte quelle categorie incapaci di decidere autonomamente. Nel documento, così, si sconsiglia fortemente la scelta di far seguire a bambini e adolescenti un regime alimentare vegano. Lo stesso varrebbe per le donne incinte o che sono in fase di allattamento. Infatti, i bambini allattati da madri vegane sviluppano ben presto problemi legati a carenze nutrizionali e devono assumere integratori sin dalla più tenera età.

Uno stile di vita sano. Il Bundesregierung, però, afferma anche che i vegani solitamente hanno uno stile di vita più sano di chi segue una dieta onnivora: spesso bevono meno alcol e non fumano. Infatti, alcune birre come la Guinness contengono come chiarificante una gelatina ricavata dai pesci, come riporta Wired. Inoltre, i vegani non bevono Martini rosso perché contiene un colorante artificiale derivato dagli animali. Lo stesso vale per le tic tac rosse, lo yogurt e le patatine fritte. Una dieta, insomma, assolutamente contraria a tutto ciò che non rispetta la vita altrui. Come scrive Vegan Home: «Diventare vegani è la scelta più importante da fare per cambiare in meglio il mondo. Si salvano animali, si salva l’ambiente, si combatte la fame nel mondo, si migliora la propria salute». Su quest’ultimo punto il governo tedesco ha molto da obiettare e consiglia, se proprio si vuole seguire un regime vegano ferreo, di rivolgersi a uno specialista alimentare per ottenere una dieta personalizzata sul proprio fabbisogno, senza improvvisare, ed eventualmente di ricorrere a pillole e integratori  per ovviare alle carenze più rischiose.

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Immagine di copertina (C) Moyan Brenn, Vegetables CC BY SA 2.0