Germania, il governo vuole tagliare i sussidi agli stranieri cittadini UE

La Germania «non può permettersi di dare sussidi a tutti». Lo afferma il Ministro del Lavoro Andrea Nahles del Partito Socialdemocratico tedesco (SPD) per giustificare la proposta di limitare le prestazioni sociali della legge Hartz IV per i cittadini non tedeschi. Se il disegno di legge dovesse essere presentato e passare, le conseguenze sarebbero tangibili per i cittadini europei residenti in Germania, che si vedrebbero bloccata l’erogazione degli assegni durante i primi cinque anni di residenza nel Paese. Attualmente sono 440.000 i cittadini di nazionalità polacca, italiana (71.000 persone), bulgara, romena e greca che usufruiscono dei sussidi di non lavoro (sussidi successivi a quelli di disoccupazione, di durata 12 mesi se si è sotto i 45 anni di età).

Niente sussidi nei primi cinque anni. Sulla scia della decisione londinese del 2013 di escludere gli europei da alcune prestazioni sociali durante i primi anni di soggiorno nel Regno Unito, anche la Germania vorrebbe legiferare affinché i residenti non tedeschi non abbiano accesso ai benefici previsti dal piano Hartz IV prima che siano trascorsi cinque anni di lavoro in Germania. Maturati i diritti dell’assicurazione sociale, che si acquisiscono dopo il quinto anno di lavoro, anch’essi avrebbero diritto ai sussidi.

La normativa attuale. La sentenza del 2014 della Corte europea di Lussemburgo che doveva pronunciarsi circa la legittimità dell’esclusione dei cittadini europei dai benefici aveva ritenuto legittimo negare il pacchetto di base agli stranieri. Quella della Nahles, quindi, sarebbe una proposta di legge legittima, che andrebbe a rendere più severa la normativa preesistente. Nel 2014 il governo di Angela Merkel aveva già inasprito le pene per chi tentava di truffare lo Stato al fine di ottenere i benefici. Tra le sanzioni ai cosiddetti turisti del welfare si prevedeva anche l’espulsione e si era deciso di limitare a sei mesi il permesso di residenza per cercare lavoro. Tuttavia, veniva ammessa un’eccezione vaga e sibillina: dimostrare di avere chance di successo nell’ulteriore ricerca.

Tassi di impiego. Secondo i dati dello Statistisches Bundesamt, l’Ufficio Federale per le Statistiche, nel gennaio 2016 il tasso di disoccupazione in Germania è diminuito sorprendentemente, scendendo per la prima volta dal 1990, anno della riunificazione, sotto i due milioni. Secondo i dati, i disoccupati in Germania ammontano attualmente a circa 1,95 milioni. Nel 2015 erano invece 43 milioni le persone con un impiego in Germania. Anche in questo caso si tratta del tasso di occupazione più alto dal 1990. Rispetto al 2014, si è registrato un incremento nell’occupazione pari allo 0,8%, corrispondente a 324.000 lavoratori.

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Foto di copertina © pixabay.com CC BY SA 2.0