Illustrazioni geniali su foto di Berlino: In Between, il progetto è di due italiani

Sogno e realtà si sposano e si contaminano reciprocamente attraverso geniali illustrazioni poste su foto di Berlino. Il risultato è tanto affascinante quanto geniale e l’idea è di due giovani artisti italiani, di Taranto per la precisione, Gabriele Benefico e Claudia D’Alò, da pochi mesi trasferitisi nella capitale tedesca. Lei fotografa, lui illustratore, hanno dato vita ad un progetto di immagini di reciproca contaminazione dal nome In Between. Panorami, metropolitane, marciapiedi serali e ritorni a casa notturni: ogni attimo di vita quotidiana viene ritratto da vicino e allo stesso tempo portato altrove grazie alla presenza di un eccezionale gruppo di personaggi fantasiosi a tratti insidiosi a tratti gentili e giocosi, giocando con un’ironia tanto delicata, quanto capace di rimanere a lungo nello sguardo di chi guarda. “Abbiamo pensato ad un progetto di questo tipo  poco prima di partire per Berlino. È iniziato tutto nella nostra città, Taranto, e solo a Berlino si è aggiunto uno specifico capitolo dedicato alla capitale tedesca. L’idea è quella di trasformare la realtà piatta, quotidiana, per farla diventare più colorata, fantasiosa, ironica, divertente. Chi guarda queste foto dice: ma da dove vengono, ma chi sono?” ci raccontano quando li andiamo ad intervistare in un bar di Kreuzberg, non lontano da Möckernbrücke, la  stazione della UBahn in cui è ambientata una delle loro più belle immagini.

Le foto di  Claudia. “Quando esco con la macchina fotografica e voglio fissare qualcosa, quando sono in giro, senza una meta, mi piace cercare e provare a ricreare un momento visivo, una sorta di ora blu, anche ispirata alle foto di Gregory Crewdson, in cui poi so che Gabriele potrà inserirsi per portarci dentro il suo altro mondo”

Il processo di creazione di Gabriele: “Anche prima di In Between, sono sempre partito da un’immagine che ho un mente per realizzare la mia illustrazione.  Con le foto è ancora più istintivo, guardo il paesaggio e so già dove mettere le figure. Anzi, il progetto In Between mi piace proprio perché è istintivo, non perdo troppo tempo nella composizione. A me la realtà semplice annoia, devo aggiungere sempre qualcosa. La mia ispirazione? Moebius. È lui che mi ha dato l’input a poter fare liberamente, ma se andiamo nello specifico, ecco che per la mia llustrazione Sea Giant mi sono fatto influenzare dal film Valzer con Bashir, la scena in cui appariva la grande donna nuda. Poi ci sono le foto di Parigi, come quella sotto la metro, nella stazione Trocadéro. Lo stesso stratagemma di far diventare i binari della metropolitana come un fiume, un canale l’ho riusato per Berlino, sempre l’acqua”.

I personaggi berlinesi di In Between. “C’è un ameboide rosso a Möckernbrücke e le persone attorno reali, tranquille, come se nulla fosse totalmente indifferenti come se fosse una cosa normale. Poi c’è una foto dal terrazzo del Klunkerkranich di Neukӧlln, con gli uomini cervo diventata White in Berlin. C’è poi l’astronauta che attende e che si muove in uno scatto realizzato al Prachtwerk, un locale di Neukӧlln”.

Lavorare assieme ed aprirsi a collaborazioni esterne. “Ormai noi due siamo rodati, ma ci piacerebbe anche poterci unire ad un collettivo. Lavorando a metà tra due arti, non è semplice collocare questo lavoro in una collettiva, ma l’idea di base c’è e siamo a Berlino proprio per aprirci a nuove opportunità”.

Per di capire quali meccanismi fanno muovere l’arte a Berlino ci vuole tempo. “Tu pensa però che noi che veniamo da Taranto. Da fuori, almeno Taranto, anche grazie al bel lavoro di Luigi Presicce, può sembrare che ci sia un bel fermento, ma in realtà gli artisti sono abbandonati a se stessi. E così ecco che molti emigrano”.

Le aspettative su Berlino. “Se già facciamo il conto di questi pochi mesi, possiamo dire che qualche piccola soddisfazione c’è già stata quindi siamo ottimisti. L’ambiente sembra ricettivo a prescindere. Oltre al mercato istituzionale qui ci sono spazi alternativi e coraggiosi, che siano anche bar come questo dell’intervista, in cui si possono organizzare mostre in maniera gratuita, senza dover pagare il gestore. L’artista non viene umiliato. C’è un’apertura verso i giovani che per esprimersi e non devono necessariamente pagare fior fiori di soldi, non devono per forza esporre in una galleria. Credo che chiunque possa farcela. Gabriele è stato invitato ad esporre durante Pictoplasma, il festival di illustrazione che si svolge ogni anno ad aprile a Berlino semplicemente inviando una foto delle sue creazioni. Qui a quanto pare mancano i collezionisti, in italia invece se non hai un collezionista alle spalle non sei nessuno, è diverso”.

Questo però fa pensare che spesso manchi una selezione all’entrata. “Ma forse va bene così, è bello pensare che chiunque possa esprimersi e mettersi in gioco. E poi crediamo che una minima selezione venga fatta e se anche non fosse così, la selezione viene fatta anche da chi guarda”

Stabilirsi a Berlino definitivamente. “Forse. Per ora ci sentiamo nel posto giusto”

Nessuna paura?“Solo la lingua. Il tedesco un po’ ci spaventa”

Gabriele Benefico-Claudia D’Alò, Sea giant

 

 

Gabriele Benefico-Claudia D’Alò, Trocadéro

 

Essence

Gabriele Benefico-Claudia D’Alò, Essence

 

U-Moekern-Buecke

Gabriele Benefico-Claudia D’Alò, Mӧkern-brϋcke

 

Waiting Astronaut

Gabriele Benefico-Claudia D’Alò, Waiting Astronaut

 

 

Sea wood

Gabriele Benefico-Claudia D’Alò, Sea wood

 

Per approfondimenti:

www.claudiadalo.com/in-between
www.claudiadalo.com
www.gabriele-benefico.tumblr.com

 

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