“Perché io, romana di 24 anni, mi sono trasferita in Olanda per fare la guida turistica”

Lasciare Roma, con una laurea, per vivere nei Paesi Bassi: la storia di Francesca Perrotta, 24 anni.

Francesca è di Roma, quartiere Ardeatino. Ha 24 anni e da un anno vive nei Paesi Bassi. «Ho deciso di trasferirmi qui la prima volta che ho visitato questo paese – appena compiuti 18 anni. Dopo aver conseguito la laurea in Lingue per l’Interpretariato e la Traduzione, a marzo del 2017, ho preso un biglietto di sola andata per Amsterdam, dove però il caos regna sovrano (seppur in quantità ridotta rispetto a Roma). Dunque ho deciso di iniziare la mia vita olandese in un paesino fuori porta chiamato Hilversum»

Il sogno nel cassetto era diventare guida turistica. Ma perché proprio in Olanda?

«La risposta è molto semplice: chi non vorrebbe andare a vivere in un paese dove si trova lavoro, la gente è felice e tutto funziona perfettamente?» Francesca è soddisfatta del suo trasferimento, anche se i disagi non mancano e sono quelli tipici di ciascun espatriato: «il primo con cui si deve avere a che fare è il distacco dagli affetti» dice. «Ma se il gioco vale la candela, non è quello l’ostacolo più grande da sormontare. Trovare lavoro, non avendo mai avuto nessuna esperienza lavorativa, ad esempio, non è stata un’impresa semplice, ma neanche impossibile. Ciò che di sicuro mi ha aiutato è stata la conoscenza della lingua inglese e quella del tedesco. Se vuoi andare a vivere all’estero e lavorare nell’ambiente del turismo, ovviamente, più lingue sai, meglio è. Questo infatti mi ha garantito immediatamente un lavoro in un negozio di souvenir sulla via principale di Amsterdam. Solo dopo qualche mese ho deciso di ricominciare la ricerca di un lavoro che facesse per me. E dopo poco tempo ho ricevuto una mail (ebbene sì, la casella di posta diventerà la tua migliore amica) per un colloquio con City Sightseeing per ricoprire la posizione di Host. Il mio lavoro consiste nell’assistere la clientela a bordo di autobus e battelli turistici, fornendo informazioni riguardanti la storia di Amsterdam e non solo, e vendendo biglietti per musei e attrazioni. Seppur il mio obiettivo fosse quello di diventare guida turistica, ho trovato questa alternativa molto più allettante: mi da la possibilità di incontrare ogni giorno e ogni ora persone diverse, provenienti da ogni parte del mondo, e qualche volta di stringere amicizia».

Come per tutte le grandi città, l’aspetto più difficile è trovare casa. Ma esistono delle alternative

«La vita qui è relativamente semplice. La lingua locale non è affatto un ostacolo, in quanto gli olandesi, dal bambino di 10 anni all’anziano di 90, parlano perfettamente inglese. È vero che se hai intenzione di passare la tua vita nei Paesi Bassi imparare la lingua del posto è un vantaggio. Per questo motivo in tutti i comuni olandesi viene offerto un corso base di lingua per tutti gli immigrati. L’unico momento davvero difficile è stata la ricerca della casa. Amsterdam negli ultimi anni è diventata una meta molto ambita, sia da parte degli Europei che non. Il risultato sono affitti nella maggior parte dei casi inaccessibili, o addirittura inesistenti data l’eccessiva richiesta. Una soluzione può essere vivere e lavorare al di fuori della capitale, o vivere da pendolare. Molti potrebbero pensare che la vita da pendolare sia difficile (se si pensa all’Italia, direi impossibile). Fortunatamente gli Olandesi sono un popolo organizzato e che sa far funzionare le cose come si deve, rendendo la vita di tutti più semplice; anche di coloro che hanno intenzione di lavorare ad Amsterdam ma vivere in un altro posto. Nei Paesi Bassi, se il tuo treno deve passare alle 8:09, puoi stare sicuro che a quell’ora sarà lì e che alle 8:10 tu sarai seduto in un vagone dotato di riscaldamento o aria condizionata, diretto verso la tua destinazione. L’unico fattore a cui alcuni italiani non riescono ad adattarsi è il clima rigido in inverno, tipico di un paese del nord; sebbene anche quello stia lasciando spazio a un clima sempre più mite, dati i cambiamenti climatici. In generale posso dire di essere soddisfatta della svolta che ho deciso di dare alla mia vita. Ogni giorno che passa sono sempre più felice del mio lavoro, del posto in cui vivo, delle persone che conosco. So che il giorno che viene sarà di sicuro migliore di quello passato».

 

SEGUI TUTTE LE NEWS SU BERLINO, SEGUI BERLINO MAGAZINE SU FACEBOOK

Immagine di copertina: © Minke Wagenaar, Hilversum NL 03, CC BY-SA 2.0