Le banche tedesche dovranno accettare per legge ogni cliente, anche rifugiati e senzatetto

Presto le banche tedesche non potranno più rifiutare alcun cliente, indipendentemente dalla sua situazione finanziaria. Chi soggiorna legalmente all’interno dell’Unione Europea ha diritto ad aprire un conto in Germania, presso qualunque banca di sua scelta. Lo sancisce un progetto di legge varato a fine ottobre dal Bundesregierung che, se dovesse passare, costringerebbe tutte le banche tedesche ad approvare come clienti anche senzatetto e richiedenti asilo.

Una misura che andrebbe drasticamente a limitare, come riportato da Die Zeit, quella che nel governo presieduto da Angela Merkel è stata definita «sozialpolitische Rosinenpickerei», vale a dire l’eccessiva selettività mostrata dalle banche nello scegliere i propri clienti. Molti istituti scartano infatti a priori i soggetti dotati di una minore disponibilità economica, considerati solo un fardello amministrativo che accresce la burocrazia da sbrigare senza apportare reali utili. Una pratica discriminatoria da un punto di vista sociopolitico e in contrasto con le direttive EU, come si legge in una nota del governo.

Al momento i rifugiati e i senza fissa dimora sono accettati soltanto da alcune Sparkasse e Volksbank, ma il nuovo progetto di legge prevede l’introduzione per tutti del cosiddetto Basiskonto, un conto base che consenta quantomeno di usufruire di prestazioni basilari come il bonifico, il prelievo, il deposito, l’addebito, il pagamento con carta. In futuro, inoltre, gli istituti bancari saranno tenuti a informare con maggiore trasparenza tutti i loro clienti sui costi addebitati e a facilitare un eventuale trasferimento di conto corrente.

Secondo la Commissione Europea in Germania ci sono centinaia di migliaia di persone senza un Girokonto. Se si considera l’ingente numero di migranti che ha raggiunto il Paese nell’anno appena trascorso, la cifra finisce indubbiamente per superare il milione, stima il governo federale tedesco. Un problema finanziario e organizzativo da non sottovalutare, in un’economia sempre più indirizzata alla smaterializzazione dei flussi di denaro. La Convenzione di Ginevra, viene inoltre ricordato all’interno del progetto di legge, garantisce ai rifugiati il diritto ad un conto corrente, che non può essere negato nemmeno a quei cittadini tedeschi (o europei) privi di un domicilio fisso.

Così i criteri di presentazione dei documenti alla banca verranno per queste categorie resi più flessibili: per i migranti, ad esempio, saranno sufficienti i documenti dell’Asylbehörde. A partire dal momento della richiesta, la banca avrà poi dieci giorni di tempo per aprire il conto. Se non ottempererà al suo impegno, potrà essere obbligata dal BaFin, l’ente per la vigilanza bancaria. La cattiva solvibilità del soggetto richiedente non sarà più sufficiente a respingere la domanda. Ci vorranno motivi più gravi, come una precedente frode bancaria. Gli standard nella lotta al riciclaggio di denaro – fanno sapere intanto dal governo – resteranno invariati. Finora, peraltro, nessun indizio lascia pensare a un tasso di riciclaggio più elevato tra i migranti.

Photo: Deutsche Bahn © Björn Láczay – CC BY-SA 2.0