Street artist

Street art al posto di svastiche: a Berlino la propaganda al nazismo si combatte così

Un gruppo di giovani street artist sta lottando contro i graffiti neo nazisti di Berlino. Al posto delle svastiche, simpatici animali e design innovativi. Per combattere l’odio con amore e umorismo.

Mentre in Germania le attività di estrema destra e il movimento anti-immigrazione sembrano continuamente aumentare, l’iniziativa PaintBack ne attacca i simboli in nome dell’arte, dell’amore e dell’accettazione. Il leader dell’iniziativa, Ibo Omari, è il proprietario del Legacy Store Berlin. Un negozio di forniture per graffiti e street art. «Nel nostro ruolo di street artist volevamo mandare un messaggio. State abusando i graffiti» ha dichiarato Omari a The Local .«I graffiti non hanno nulla a che fare col razzismo – si tratta di colori brillanti e background diversi».

L’iniziativa

Ibo Omari ha avuto l’idea di avviare PaintBack nella primavera 2016. Un uomo e suo figlio entrarono nel Legacy Store per comprare delle bombolette di vernice. «Non sembrava uno street artist, quindi gli ho chiesto perché le volesse. Disse che gli servivano per coprire una svastica che era stata dipinta vicino a un parco giochi per bambini». Omari, scioccato dalla notizia, decise di prendere in mano la situazione. Insieme a un collega è andato lui stesso a coprire la svastica, trasformandola in una simpatica mosca. Da allora Omari ha invitato tutti gli street artist a seguire il suo esempio. I vicini sono oramai i principali informatori del movimento. «Non capita spesso che venga riportata una svastica, ma già una volta è troppo». La lotta contro questo simbolo d’odio è importante anche a livello personale per Omari. I suoi genitori, infatti, sono arrivati in Germania dal Libano come rifugiati quando la madre era incinta di lui. L’artista ha scelto un approccio leggero e umoristico per combattere il simbolo di un movimento che causa paura e senso di impotenza.

PaintBack si è espanso anche al di fuori di Berlino. Immagini e post contrassegnati dall’hashtag #paintback vengono continuamente postate su Facebook, Instagram, e Twitter. Il video su YouTube ha ricevuto più di 100.000 visualizzazioni.

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Una missione non senza rischi

È illegale in Germania fare sfoggio di svastiche e altri simboli appartenenti all’era nazista. Ma anche chi decide di agire di proprio conto potrebbe incorrere in problemi con la legge. Nell’ottobre del 2016, la settantunenne Irmela Mensah-Schramm è stata condannata da una corte di Berlino per aver coperto con della vernice spray una scritta offensiva. La donna, ex insegnante, è ormai la più famosa attivista contro graffiti e propaganda di estrema destra. Nel corso della sua vita ha ne ha rimossi o coperti più di 72.000. Nonostante Omari apprezzi le azioni di Irmela, consiglia agli artisti coinvolti in PaintBack di chiedere sempre il permesso ai proprietari di qualsiasi proprietà dove intendano dipingere. «Non vogliamo che nessuno compia azioni illegali».

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Berlino Schule tedesco a Berlino

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Foto di copertina: © Legacy BLN – Graffity Culture & Art Tools