Privacy, la Germania blocca il trasferimento dati da WhatsApp a Facebook

Solo pochi mesi fa WhatsApp, l’applicazione di messaggistica istantanea più famosa ed utilizzata, ci avvisava con un messaggio dell’introduzione di un nuovo sistema di sicurezza de dati personali, la crittografia end to end, grazie alla quale solo il mittente e il destinatario sono in grado di leggere il contenuto dei messaggi. La novità ora è un’altra e risale al 25 agosto, giorno in cui Facebook e WhatsApp (che è di proprietà di Zuckerberg dal febbraio 2014) hanno annunciato la condivisione di dati tra le due applicazioni. Al garante per la privacy di Amburgo, però, questa decisione unilaterale proprio non è piaciuta.

Dati da WhatsApp a Facebook. WhatsApp ha annunciato l’operazione con un messaggio, ma non ha informato singolarmente i propri utenti. Molti, così, hanno accettato implicitamente la condivisione dei propri dati personali (tra cui il numero di telefono), notando poi suggerimenti di amicizia su Facebook di persone il cui numero è registrato nella propria rubrica o pubblicità calibrate sulla base di proprie ricerche e interessi. In Italia, la reazione alla violazione della privacy degli utenti ha dato avvio un’istruttoria che ha lo scopo di chiarire quali siano i dati messi a disposizione di Facebook e quali conseguenze comporti l’accettazione delle nuove disposizioni. La revoca del consenso alla condivisione dei dati, infatti, era possibile solo nei 30 giorni successivi alla modifica andando nelle impostazioni account della app, alla voce “condividi info account”  e scegliendo l’opzione (definitiva) “non condividere”.

[adrotate banner=”34″]

La reazione in Germania. I tedeschi sono stati per il momento più drastici: infatti il 27 settembre Il commissario per la protezione dei dati e per la libertà d’informazione di Amburgo Johannes Caspar, città dove è ubicata la sede tedesca di Facebook, per tutelare la privacy degli oltre 35 milioni di utenti tedeschi di WhatsApp, ha deciso di bloccare definitivamente il trasferimento dei dati da WhatsApp a Facebook e ha inoltre richiesto a Facebook di cancellare tutti i dati già ricevuti dagli utenti tedeschi di WhatsApp. Secondo Caspar, Facebook avrebbe dovuto lasciar scegliere ai propri utenti di connettere le due applicazioni o di lasciarle separate, informandoli a dovere in anticipo.

Le ragioni della “fusione”.  La condivisione dei dati WhatsApp con Facebook è dovuta ovviamente a ragioni di marketing e al tentativo di WhatsApp di migliorare i contatti tra utenti e imprese e di privilegiare la visualizzazione di inserzioni pubblicitarie più pertinenti. Facebook ha risposto alla reazione delle autorità tedesche dichiarandosi favorevole a collaborare e sostenendo di non aver violato alcuna disposizione delle leggi sulla tutela della privacy vigente in Europa.

Foto: spy-whatsapp-messages © Sam Azgor   CC BY SA 2.0

Banner Scuola Schule