Italia, tagli alla ricerca. Stop ai progetti Erasmus?

Niente più progetti Erasmus dal 2015? Probabile. A riportarlo è un articolo di L’Espresso pubblicato oggi sul sito.

La “generazione Erasmus” rischia di essere cancellata. La proposta di Bilancio 2015 – stilata dal COREPER (il Consiglio dei Rappresentanti Permanenti degli Stati presso l’Unione Europea) e presentata al ParlamentoEuropeo – prevede due miliardi e cento milioni di tagli per una serie di fondi europei. Oltre un miliardo andrà a colpire la voce “Ricerca e Innovazione”. Tagli che peseranno non soltanto sui progetti futuri ma anche su quelli già conteggiati. Tra questi, il progetto Erasmus.L’europarlamentare Daniele Viotti, membro della Commissione Bilancio, è il primo a lanciare l’allarme: “Per il programma Erasmus di quest’anno c’è il forte rischio che non si riesca a pagare le fatture già emesse dalle università né finanziare i progetti Erasmus futuri”. La conferma arriva dal capogruppo del Pse al Parlamento europeo, Gianni Pittella…

Da Berlino, come da qualsiasi altra parte del mondo, non possiamo che sperare che anche quessta volta, così come nel 2012 quando con una rettifica al bilancio dell’ultimo minuto si riuscì a salvare il programma Erasmus e a saldare le fatture emesse dai destinatari dei finanziamenti europei“, anche se stavolta il taglio è più esteso e difficile da recuperare attraverso soluzioni all’ultimo minuto. Va bene che Renzi e l’inglese non vanno troppo d’accordo, ma davvero non si è capito che il vivere all’estero, soprattutto quando si è studenti, è quanto di più giusto e lungimirante si possa fare per sperare in un migliore futuro della nostra nazione e dell’Unione Europea. Al di là della crisi economica e delle tante stupidaggini che dicono rappresentati politici che non hanno viaggiato o se lo hanno fatto, mai capendoci qualcosa, c’è una generazione di europei i cui cittadini si sentono uniti gli uni agli altri proprio grazie a progetti come l’Erasmus. Tutelarlo dovrebbe essere una priorità, non un problema da risolvere in extremis. Chiunque sia partito per l’Erasmus è tornato arricchito e a beneficiarne non è stato solo lui/lei, ma anche il nostro Paese.. Tolleranza, apprendimento di un’altra lingua, capacità di comprensione del diverso e reciproco scambio di vedute.  Se non lo capiamo è inutile pensare di sperare in un futuro migliore. Stiamo parlando delle basi. Se mancano queste, manca tutto.

LEGGI ANCHE GLI ARTICOLI SULL’UNIVERSITA’ IN GERMANIA, CLICCA QUI 

Foto © Saint Louis University Madrid Campus CC BY-SA 2.0