“Qualcosa di tipicamente berlinese: un’idea folle!” A Berlino la Spree diventa una piscina

A Zurigo esiste già e si chiama Flussbad and Unterer Lette. Ma anche i Berlinesi potrebbero presto nuotare dentro ad un fiume come fossero in piscina. L’idea di uno Spreekanal balneabile sta infatti per divenire realtà.

750 metri di corso d’acqua tutti naturali: Berlino potrebbe vantare non solo la più grande piscina al mondo, ma anche la più ecologicamente integrata al territorio urbano. La Spree, fiume principale della metropoli tedesca, con un percorso urbano di 46 km, diventerà piscina: almeno questi sono i piani per il tratto di canale compreso fra Schlossplatz e Bodemuseum, proprio nel cuore del centro storico cittadino.

Questa stessa sezione di Spree, d’altronde, ha perso la sua originaria funzione di piscina appena cento anni fa. Le acque sono infatti state chiuse alla balneazione ed utilizzate per la navigazione “solo” nel XX secolo.

Il progetto della nuova piscina esiste al momento soltanto su carta e se ne sta verificando la fattibilità. Stando agli schizzi del progetto, il Flussbad Spree dovrebbe seguire la seguente struttura tripartita: un iniziale “old river bed” affiancato da un parco urbano terminerebbe all’altezza dello Jungernebrücke. Da qui, avrebbe inizio la sezione “depurazione e trattamento”, con varie dighe in cui l’acqua verrebbe filtrata attraverso canne e ghiaia. Il terzo ed ultimo tratto consisterebbe nei 750 metri di piscina vera e propria. Per agevolare l’accesso all’acqua da parte dei bagnanti, due ampie scalinate sarebbero costruite all’altezza del Lustgarten. Bagni con docce e spogliatoi, invece, sarebbero previsti nei seminterrati del Memoriale all’Imperatore a Schlossplatz.

Ossia, per capirne di più:

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Non ci si vuole risparmiare, insomma. A maggior ragione se il primo ostacolo all’inizio dei lavori è già stato eliminato: il progetto sarà finanziato con i fondi della lotteria nazionale tedesca, che ha promesso un impegno di 110.000 €. “E’ il primo riconoscimento concreto che riusciamo ad ottenere”, commenta Jan Edler, l’architetto che, insieme al fratello Tim, ha ideato il Flussbad Spree già nel 1998, quando, sempre in coppia, lavoravano al Monbijoupark.

Nel 2011, il progetto dei due fratelli ha vinto il premio per il piano regolatore eco-sostenibile urbano, ed un anno più tardi è stata fondata la società Edler, che conta oggi 140 membri e dalla quale si aspetta di vedere le prime stime dei costi dei lavori entro 12 mesi. Nonostante queste premesse, la responsabile culturale e coordinatrice del progetto Ulrike Rose preferisce procedere con accortezza: “Bisogna innanzitutto chiarire esattamente quanta acqua può essere filtrata, quante dighe sono necessarie e in che misura la qualità dell’acqua sarà da queste migliorata”.

La società non sembra comunque avere di che temere. Alla Camera dei deputati berlinese infatti il Flussbad ha incontrato un’approvazione diffusa. Affettuoso e incoraggiante il commento di Gottfried Ludewig (CDU): “È qualcosa di tipicamente berlinese: un’idea folle! Intendo sostenerla ed esorterò il Senato affinché venga concesso uno spazio pubblico per la presentazione del progetto (al momento esistente solo alla Bauakademie, ndr)”. Favorevoli anche i Verdi, che affermano “Abbiamo sempre caldamente voluto un progetto di baldoria nella Spree”.

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