Stalin torna a Berlino con un’inquietante statua a due passi da Alexanderplatz

A Berlino è stata posta una statua di Stalin sulla Karl Marx Allee per celebrare una mostra sul rapporto tra i tedeschi e il dittatore sovietico

La mostra i intitola Der rote Gott – Stalin und die Deutschen, Il dio rosso – Stalin e i tedeschi ed è ospitata prima di tuo all’interno di quello che un tempo fu l’istituto di detenzione preventiva centrale della Stasi, la polizia segreta della DDR, ma non solo. La statua di Stalin sulla Karl Marx Allee, a due passi da Alexanderplatz, che per anni ha caratterizzato la via è stata temporaneamente rimessa nella sua collocazione originale generando curiosità e riaccendendo il dibattito sui simboli della dittatura socialista.

La mostra  Der rote Gott – Stalin und die Deutschen

Se la statua di Stalin risulta oggigiorno al centro di Berlino, per visitare la mostra bisogna recarsi molto più ad est. Dalla stazione della metro S-Bahn di Landsberger Allee bisogna prendere la linea del tram M5 per arrivare alla Gedenkstätte Berlin Hohenschönhausen. Questo edificio dal 1951 al 1989 fu utilizzando come luogo di  detenzione preventiva centrale della Stasi, la principale organizzazione di sicurezza e spionaggio della DDR. Oggi lo stabile costituisce un memoriale per le vittime di questo apparato politico e ospita un museo in cui vengono organizzate visite guidate anche da parte di ex detenuti, ma anche mostre temporanee. Si tratta di una scelta simbolica da un punto di vista storico. Qui dopo la Seconda guerra mondiale i sovietici istituirono un campo speciale in cui furono rinchiusi gli oppositori del comunismo. Un luogo speciale quindi per ospitare la mostra curata dallo storico Andreas Engwert sulla figura di Stalin venerato all’epoca da anti socialisti tedeschi come “il più grande genio contemporaneo”. La mostra, in esposizione fino al 30 giugno, illustra come il culto della personalità di Stalin abbia influenzato i cittadini della Germania Est a partire dal 1949, anno della sua fondazione. La mostra è gratuita e aperta al pubblico ogni giorno dalle 9 alle 18 fino al 30 giugno.

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Stalin e la DDR

«Le esperienze della storia dicono che gli Hitler vanno e vengono, ma lo stato ed il popolo tedesco restano»: con queste parole di Stalin inizia il percorso storico della mostra dedicata alla figura del leader sovietico. In diverse sezioni viene descritto in modo dettagliato come il culto della personalità di Stalin fosse centrale nella vita quotidiana di ogni cittadino della DDR. L’intera esposizione è racchiusa in una grande stanza dove si possono osservare cimeli sovietici, busti di Stalin, filmati e riviste d’epoca. Menzione a parte viene fatta per i festeggiamenti del settantesimo compleanno del Compagno Stalin, avvenuti il 21 dicembre 1949. Per l’occasione il SED (Sozialistische Einheitspartei Deustchlands, Partito di Unità Socialista di Germania, nonché unico partito al governo nella DDR) organizzò parate di massa in onore di Stalin e pose le basi per la creazione di un forte apparato di propaganda da diffondere in tutta la Germania Est, secondo le linee guida dettate da Mosca. L’azione era volta a condizionare principalmente la Libera Gioventù Tedesca (Freie Deutsche Jugend), organizzazione giovanile del SED che aveva come fine politico ed ideologico quello di formare i giovani della DDR al comportamento socialista. Una parte della mostra è inoltre dedicata ad alcune città della Germania Est in cui strade e piazze vennero intitolate alla memoria di Stalin dopo la sua morte: in primo luogo Berlino con Stalinallee, oggi Karl Marx Allee, nel quartiere di Friedrichshain, e la città di Eisenhüttenstadt, nel Brandeburgo, che dal 1953 al 1961 prese il nome di Stalinstadt.

Der rote Gott – Stalin und die Deutschen

dal 25 gennaio al 30 giugno 2018

Gedenkstätte Berlin-Hohenschönhausen, Genslerstraße 66, 13055 Berlino

Aperto tutti i giorni, dalle 9 alle 18

Ingresso gratuito

Sito web

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Foto copertina: Busto di Stalin proveniente da Gera © Gedenkstätte Berlin-Hohenschönhausen