Stalkscan

Stalkscan: il sito per “spiare” tutto ciò che i nostri contatti fanno su Facebook (e controllare la nostra privacy)

Stalkscan permette di vedere tutto ciò che sul profilo di facebook non è privato. Un nuovo attacco alla privacy nell’era dei social.

Hai nascosto una foto sul tuo profilo pensando di essertene liberato? Non ti va di controllare il tuo profilo Facebook per vedere alcuni post risalenti alle tue fasi giovanili? Ci pensa Stalkscan, Questo sito web si aggancia al motore di ricerca Graph Search, interno a Facebook, per ricercare tutti i post, le foto, i tag e le informazioni che sono sfuggire al controllo della tua privacy.

Stalkscan

Il sito si presenta come un motore di ricerca molto preciso. Anche se il nome può far pensare ad uno strumento da hacker, il sito non forza nessun accesso a Facebook ne ruba contenuti protetti. La ricerca su Stalkscan è molto accurata, permette di filtrare i contenuti per finestra cronologica o per età, sesso e categorie delle persone coinvolte (amici degli amici, familiari, colleghi, eccetera). Le informazioni che recupera sono già disponibili sul nostro profilo, presenti, ma invisibili ad una ricerca superficiale. I limiti della ricerca sono dati dal controllo che il titolare dell’account ha sul suo profilo e dal grado di amicizia ci lega alla persona che stiamo ricercando.

Come funziona

Andate su Stalskan, incollate l’http del profilo Facebook che volete controllare (il vostro o quello di altre persone), cliccate sulla lente di ingradimento e a questo punto controllate tutte le azioni fatte “pubblicamente” dal profilo in questione.

Stalkscan

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A questo punto escono una serie di icone che vanno cliccate per scoprire cosa è stato fatto dal profilo in questione in quella categoria. Si può vedere a chi sono stati messi i like restringendo il resoconto all’età o al genere del destinatario, i posti in cui si è stati, gli eventi “parteciperò” o “ha partecipato” e tanto altro ancora. Provate con Pictures ad esempio per le foto.

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La polemica

Stalkscan è stato sviluppato dal ricercatore belga Inti De Ceukelaire per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della privacy. Molti inneggiano ad un nuovo attentato alla sfera privata. Altri invece vedono questo progetto come un modo per controllare le proprie informazioni e nasconderle. Sicuramente Facebook non apprezzerà questa incursione esterna e provvederà a sospendere presto l’accesso alla piattaforma per violazione dei termini del servizio. A prescindere da come la pensiate l’esperimento di Stalkscan mostra come con le competenze giuste riuscire ad estrarre dai profili meno protetti le informazioni è più facile di quel che sembra.

E la tua privacy è protetta?

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