Grunewald

La stazione di Grunewald a Berlino e la triste storia del binario 17

La stazione di Grunewald non è sicuramente una delle più frequentate dai turisti o dai visitatori occasionali. Ma la sua storia è tutta da scoprire.

Forse vi sarà capitato di passare da questa stazione andando a Wannsee, per trascorrere qualche ora in riva al lago in una delle poche giornate calde dell’estate berlinese. O forse andando a Potsdam. La stazione di Grunewald si trova fuori dall’area urbana. Il paesaggio è dominato dai boschi. E dalle molte casette di legno che i berlinesi usano per sfuggire a quello che per loro è un caldo insopportabile. A noi italiani l’idea che si possano fare vacanze a quindici minuti di distanza dal centro cittadino risulta strano, ma qui funziona così. Ci risulta difficile anche definire estate la locale stagione da giugno a settembre, ma questo è un altro discorso.

Grunewald

La stazione di Grunewald, costruita nel 1879 sulla linea che collegava il centro di Berlino con Blankenheim e Wetzlar, è stata il confine esterno della cosiddetta Stadtbahn. La spina dorsale del trasporto cittadino, che collega Westkreuz con Ostkreuz passando per Hauptbanhof, Friedrichstraße e Alexanderplatz. Qui arrivavano i treni che dovevano poi essere indirizzati in città e partivano quelli verso altre destinazioni in tutta la Germania.

Vedendola oggi dall’esterno, la stazione di Grunewald ha l’aspetto di un castello bavarese con travi in legno e piccole tegole rosse. Anche l’interno ha lo stesso stile e vi si possono trovare un ristorante italiano, un piccolo forno e un fioraio turco. Queste sono le caratteristiche di Berlino che sono arrivate fino a qua. A ricordarci che la città è davvero vicina. Altrimenti si potrebbe pensare di essere in un’altra parte della Germania.

La storia della stazione

Il resto della stazione è decisamente più normale. Un tunnel con mattoni gialli porta alle due banchine ferroviarie. Una in direzione Potsdam/Wannsee e l’altra verso il centro della città. Purtroppo questa piccola stazione è stata famosa nel periodo che va dal 1941 al 1945. Da qua partivano i treni che trasportavano i cittadini ebrei di Berlino verso i campi di concentramento, soprattutto Theresienstadt e Auschwitz. In ricordo di questa tragedia, nel 1998 la Deutsche Bahn ha finanziato la costruzione di un memoriale, restaurando il vecchio Gleis 17 (il binario da cui partivano i treni per i campi). Entrambe le banchine sono state pavimentate con delle lastre di ferro che riportano tutte le date, il numero dei deportati e la destinazione finale di ogni treno. Oggi quel binario non è più utilizzato. Comincia e finisce in mezzo agli alberi e non sembra nemmeno appartenere alla stazione. Quasi isolato in un mondo a parte.

I berlinesi e Grunewald

Di motivi per scendere alla stazione di Grunewald ce ne sono molti. Il memoriale di cui ho parlato. Il fatto che da qua si possa partire per una camminata nei boschi per arrivare a Teufelsberg. O al cimitero dove è sepolta Nico, la cantante e artista tedesca. Abitanti illustri di questa zona sono stati il filosofo Walter Benjamin, il fisico Max Planck e l’attrice Romi Schneider (meglio conosciuta come la principessa Sissi). Personalmente credo che il massimo che possa capitarvi di incontrare adesso siano una manciata di calciatori delle due principali squadre di Berlino. O qualche star di Tatort (la serie Tv poliziesca che fa impazzire molti tedeschi).

Se vi intendete di sociologia, potrebbe interessarvi osservare le abitudini sportive dei berlinesi. Qua vengono per correre, andare in bici (abbigliati come professionisti delle due ruote anche in età avanzata). Fare sci di fondo (nel periodo invernale) o, semplicemente, cercano affannosamente di trattenere i loro enormi cani portandoli a passeggio. Ogni stazione ha delle storie da raccontare, sia tragiche che curiose. Grunewald non fa eccezione. Quando ci si arriva (per scelta o per caso), vale la pena di fermarsi per darle un’occhiata.

 

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Immagine di copertina: © Gleis 17 – Till Krech – CC BY 2.0