Mitgift, un documentario racconta i disastri ambientali della ex Ddr risolti dalla Germania riunificata

Nel 1990, due eminenti politici della Germania Ovest definirono la situazione ambientale della DDR come “l’argenteria della riunificazione”. Non si rendevano conto che dietro quel “regalo” c’erano tante incognite e problemi da risolvere, la “dote” non era così luccicante come poteva apparire…

E’ da questa considerazione che parte Mitgift – Ostdeutschland in Wandel, nuovo film del documentarista Roland Blum. La traduzione letteraria in italiano Mitgift è dote, ma se si separa il mit dal gift, ecco che quella dote diventa “con veleno”, un bel gioco di parole per raccontare il disastro ambientale che caratterizzava il territorio della Ddr al momento della riunificazione e che solo la tenacia tedesca ha potuto risanare. Il film è diviso in una sorta di tre capitoli, ognuno dei quali caratterizzato da un anno emblematico per capire e seguire lo sviluppo della situazione, 1990, 2000 e 2013. Le tre date vengono incastrate in un continuo gioco di rimandi temporali attraverso interviste e materiale di repertorio. Nel 1990 la DDR esisteva ormai solo nominalmente e la situazione economica era prossima al collasso. Chi venne intervistato in quegli anni ne era consapevole, ma al di là della rassegnazione non si preparava a cercare di cambiare le cose. A Dresda addirittura alcune madri rivelarono che l’acqua non è assolutamente potabile, mentre Lipsia era avvolta in una coltre di nebbia da gas di scarico mentre acqua inquinata si riversava nei laghi circostanti. Molta gente rovistava nelle discariche a cielo aperto per riempire di cianfrusaglie le proprie auto, le leggendarie Trabant.

Fa un certo effetto guardare scene del genere ora pensando che sia Germania, eppure fu proprio così. Il centro industriale di Bitterfeld (letteralmente campo amaro) fu denominato la “città più sporca d’Europa”. Sempre nel 1990, era in piena attività il movimento ambientalista; i primi gruppi si erano formati nell’ambito della Chiesa (come racconta un prete), forse l’unico spazio disponibile per una qualsiasi forma di opposizione nella DDR, e avevano partecipato attivamente alla rivoluzione pacifica che era partita proprio da Lipsia e che portò alla caduta del muro. Tra di loro c’era anche un giovane attivista ecologista che oggi continua a lavorare  nei campi con una coerenza etica davvero invidiabile. Tra i tanti intervistati ci sono anche uno dei primi giornalisti ad aver indagato sulla penosa situazione ambientale della Germania Est e addirittura il biologo ed ecologista Michael Succow, insignito per il suo impegno del Premio nobel alternativo per l’ambiente. Manca però all’appello qualche ex-autorità della DDR. Dove sono finiti? Pagherà mai qualcuno per questi crimini ambientali?

Domanda retorica. Per fortuna il film dimostra come anche i disastri ambientali si possano risolvere nel lungo periodo se ci sono decisione e intraprendenza. Nel 2000, secondo anno di riprese, le operazioni di risanamento erano in pieno svolgimento, mentre nel 2013 il risanamento era completato tanto che alcune aree dismesse sono ora addirittura protette e riconosciute dall’UNESCO. Lì dove regnavano discariche a cielo aperto ora si estendono campi di pale eoliche. Povera DDR, dopo questi ultimi misfatti, chi ti rimpiangerà ancora? 

Mitgift-Ostdeutschland in Wandel di Roland Blum

di Roland Bloom

nei cinema tedeschi dal 6 marzo nei cinema.